Per comprendere l’ampiezza dell’abbraccio dello sport e del nuoto paralimpico è sufficiente vedere il numero di persone che gareggiano fianco a fianco provenienti da Paesi lontani, percorsi diversi e appartenenti a generazioni molto lontane tra loro.
L’emozione di chi affronta per la prima volta un’esperienza nuova a confronto con chi ha già girato il mondo grazie allo sport ma non smette di divertirsi e di stupirsi davanti alla magia del nuoto. I giovani che cercano con lo sguardo di cogliere i segreti degli atleti più grandi, per imparare, e per farsi anche un po’ coraggio prima di scendere in acqua.
Un modello da seguire per i più giovani è senza dubbio Zulfiya Gabidullina, nata nel 1965 in Kazakistan, l’atleta più esperta di questa tappa delle CITI Para Swimming World Series 2024: “È la seconda volta che vengono a Lignano. C’è una bellissima atmosfera qui, c’è tantissima gente, e addirittura sembra che ci siano più atleti che alle Paralimpiadi e la competizione è molto accesa”.
Esra Yuce è l’atleta più giovane presente a Lignano Sabbiadoro, e per lei, a 12 anni, è la prima volta fuori dalla sua Nazione, la Turchia. “E’ bellissimo essere qui: sono molto felice e mi sto divertendo. Tutte le persone che incontro mi sorridono”
“Il mio sogno è qualificarmi per le Paralimpiadi e magari vincere anche una medaglia.”
Zulfiya, invece di Paralimpiadi se ne intende: “Ho gareggiato tre volte ai Giochi Paralimpici e ho vinto una medaglia d’oro a Rio 2016. Ora voglio centrare la qualificazione anche per Parigi 2024”. In patria, hanno stampato un francobollo in suo onore dopo il trionfo carioca nei 100 stile libero S3.
Un consiglio a Esra e agli atleti emergenti: «Voglio dire a coloro che hanno appena iniziato il loro viaggio acquatico che la principale è non arrendersi mai. Inoltre, è importante sempre avere il sostegno della famiglia e del proprio allenatore».
Come è cominciato tutto? “Ho iniziato a fare sport a 24 anni. Sapevo nuotare fin dall’infanzia, ma come hobby e non in maniera professionale. Ha iniziato a nuotare a livello agonistico soltanto nel 2007. Ho provato tutti i tipi di sport: danza su sedia a rotelle, atletica, ma mi è piaciuto di più il nuoto e così continuo tutt’ora a farlo”.
Il percorso di Esra invece è solo all’inizio ed è cominciato grazie all’intuizione del suo allenatore che l’ha notata a scuola, proponendole un percorso riabilitativo in acqua e poi vedendo la sua energia ha deciso di iscriverla ad un gara. “Sono giovane, anzi so di essere la più piccola qui, ma sono felice di come stanno andando le gare, rispetto a quando gareggio in Turchia mi sto esaltando grazie all’atmosfera e sto migliorando tutti i miei tempi”. La sua avventura acquatica è appena iniziata.