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Grande spettacolo a Lignano Sabbiadoro per la prima giornata delle World Series di Nuoto Paralimpico

La settima edizione delle World Series di Nuoto Paralimpico ha preso ufficialmente il via a Lignano Sabbiadoro, regalando emozioni fin dal primo giorno di gare. Con la partecipazione di 35 nazioni da 3 continenti (America, Asia, Europa), l’evento si conferma un appuntamento irrinunciabile per atleti, appassionati e addetti ai lavori.

Sin dalle prime competizioni, il livello della manifestazione si è rivelato altissimo, con prestazioni di grande rilievo. Tra i protagonisti di giornata, spicca il nuotatore kazako Andrey Afanasyev, che ha fatto registrare un nuovo record continentale asiatico, dimostrando la continua crescita del movimento paralimpico a livello internazionale.
Oltre alle imprese sportive, la manifestazione si è svolta in maniera impeccabile, grazie al fondamentale contributo dei 60 volontari che, con dedizione e passione, hanno garantito il perfetto svolgimento delle gare. Il loro supporto è stato determinante nel creare un’atmosfera di accoglienza e inclusione, valori fondamentali dello sport paralimpico.

L’Italia ha iniziato con il piede giusto, piazzandosi subito in testa al medagliere con un bottino di 3 ori, 3 argenti e 4 bronzi. Seguono l’Ucraina, con 1 oro e 1 argento, e Austria e Uzbekistan, che condividono la terza posizione con 1 oro ciascuno.

Le World Series di Nuoto Paralimpico non sono solo una competizione, ma un momento di aggregazione e di emozione, in cui bandiere e nazionalità si fondono nel comune spirito dello sport. Un evento che atleti e pubblico attendono con trepidazione, per celebrare insieme la forza, la determinazione e il talento di chi non si arrende mai.
A sottolineare l’importanza di questa manifestazione, le parole di Federica Fornasiero membro del COL: ” L’idea alla base di questo evento è semplice ma potente. Inizialmente si svolgevano solo le World Series, ma successivamente, nella stessa occasione, sono stati introdotti anche i Campionati Italiani. Questo ha creato un ponte tra gli atleti d’élite, come i medagliati delle Paralimpiadi di Parigi, e chi si affaccia per la prima volta a una competizione di alto livello. Qui i giovani si esaltano, trovano nuove energie e spesso riescono a ottenere i loro migliori tempi personali. Il contatto diretto con i campioni li ispira, spingendoli a dare il massimo e a sognare in grande.”